
31 Mar Vertumno e Pomona
Quella di Jacopo Carucci, detto il Pontormo, era una casa “da uomo fantastico e soletario” (Vasari). Innanzi tutto perché, al posto di una normale stanza da letto, aveva una soffitta raggiungibile soltanto tramite una scaletta in legno, che Jacopo, puntualmente, ritraeva dopo esservi salito, per assicurarsi che nessuno lo seguisse.
Secondo di poi, perché, pur trovandosi in città, aveva un cortile interno, dove il pittore, sottraendosi al fastidioso via vai della città, si dedicava a coltivare un orticello.
Insomma, a casa propria (ma anche nella vita) Jacopo non voleva seccature, mentre si dedicava alle proprie attività o alle sue piante.
Un po’ come Pomona. Secondo la leggenda, infatti, mentre Vertumno, camuffato ora da contadino ora da vigoroso mietitore, cercava di attirare l’attenzione della ninfa, lei, falcetto alla mano, continuava imperterrita a spuntare le piante, sistemare innesti e strappare erbacce, senza neppure degnarlo di uno sguardo.
Dopo numerosi tentativi falliti, il dio, prese le sembianze di una vecchietta, riuscì però ad introdursi nel frutteto dell’amata e, portandole l’esempio dell’olmo e della vite che, avvinghiati, si sostengono a vicenda e traggono l’uno beneficio dall’altra, la convinse a sposarlo.
Così si compie una delle più belle metamorfosi ovidiane, e si realizza una delle storie d’amore più felici e feconde della mitologia. Una storia che dovette piacere a Pontormo, e che egli ebbe l’incarico di raffigurare in una lunetta della @villamedicea.poggioacaiano
Nell’affresco, a sinistra, un vecchio col volto solcato dagli anni di fatiche, le ginocchia ossute, e le mani nodose, deformate dal lavoro nei campi; il canestro di frutta che tiene a destra farebbe credere che si tratti proprio di Vertumno.
Pomona, a destra, ha le sembianze di una giovane contadina, la carnagione rosea di chi passa ore sotto il sole, e in testa un turbante; nella posa classica, la dignità nuda, senza orpelli, di chi null’altro possiede, che la propria falce.
Sull’orto e sulle abitudini di Pontormo, vi consigliamo di leggere il libro “La tavola del Pontormo” edito @maschietto_editore e l’articolo di Ludovica Sebregondi su @palazzostrozzi
Opera: Vertumno e Pomona, Pontormo, Villa Medicea di Poggio a Caiano
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